"Un'amica, che chiameremo Anna, raccontava del suo divorzio, una separazione molto dolorosa.
Il marito si era innamorato di un'altra donna più giovane e improvvisamente aveva comunicato ad Anna che sarebbe andato a vivere con lei. Seguirono momenti molto amari, relativi alla contesa della casa, del denaro e la contesa più dolorosa...quella relativa ai figli.
A distanza di tempo, Anna mi confidò di come le piacesse l'indipendenza e di come era felice di stare da sola: "SEMPLICEMENTE, ECCO, NON PENSO PIU' A LUI, DAVVERO NON ME NE IMPORTA PIU" affermò.
Ma non appena finì di pronunciare queste parole, gli occhi le si riempirono di lacrime................."
A dispetto delle parole, dette razionalmente, le lacrime tradivano la comprensione empatica della tristezza.
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